Due spettacoli in scena sl teatro Sala Fontana analizzano il travaglio umano. Analisi introspettiva e finzione teatrale si alternano sul palcoscenico per sollecitare gli spettatori.
“Antropolaroid” è il racconto di un attore, solo in scena che rielabora schegge di storia della sua vita. Sullo sfondo si intravedono la ricerca antropologica fatta attraverso lo scatto fotografico, la memoria trattenuta nell'immagine, il racconto tramandato, vissuto profondamente.
L'autore e attore Tindaro Granata passa attraverso i decenni in molteplici ruoli, salta fra diverse età, interpreta maschi e femmine, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi tesi a comporre dialoghi, legami, situazioni.
Per fare questo l’attore usa il cunto siciliano, in cui il meccanismo del racconto viene sostituito dalla messa in scena diretta dei dialoghi tra i personaggi che danno vita alla storia. “Antropolaroid” è uno spettacolo attraversato da una dolorosa inquietudine che non rinuncia però all’occasione di far ridere per la caratterizzazione che Tindaro Granata fa dei personaggi, per il loro susseguirsi veloce sulla scena, per l’abilità stessa dell’attore di compiere molteplici metamorfosi nel corso dell’intero monologo. “
“Maleficio” è un piccolo spettacolo destinato a pochi spettatori.
All’interno della storia un uomo si muove fra il buio e la luce. Ascolta e risponde a se stesso. Si muove, sogna, cerca un dialogo. Poi la stanza diventa un prato e i testimoni entrano nel gioco.
Lo spettatore ascolterà i dialoghi, modulati da una stessa voce che è solo un'ombra nella penombra, che camminerà, si muoverà, ballerà. L’uomo tenterà di rispondere alle voci, tenterà di scegliere chi essere fra i tanti personaggi. Allo spettatore il compito di muoversi in questo percorso e di scegliere a sua volta cosa e chi vedere, ascoltare e infine immaginare.
Spettacolo a posti limitati.
Antropolaroid
25 – 31 ottobre 2013
Il Maleficio
29 – 31 ottobre e 8 – 10 novembre 2013